SIU Talks
In questa collana, gli Urologi SIU si raccontano condividendo le proprie esperienze su temi di grande interesse socio-culturale e scientifico, con lo scopo di risolvere i dubbi e le perplessità più diffuse nella popolazione in ambito urologico

Io non ho vergogna: La vergogna in urologia ostacola la diagnosi e la cura - Fabiana Cancrini
La vergogna in urologia ostacola la diagnosi e la cura. La vergogna è un’emozione potentissima, è quella cosa che ti blocca le parole in gola, che ti fa abbassare gli occhi o cercare di coprirti il corpo senza nemmeno accorgertene, che ti fa dire “No, va tutto bene” anche quando qualcosa non va. È quella cosa che, in ambito medico, può fare la differenza tra una diagnosi in tempo e un problema che arriva troppo tardi. Lo capiamo che è difficile spogliarsi, è difficile dire “ho un problema intimo”. Ma è proprio lì che si crea la relazione tra medico e paziente. Nella verità. Nell’ascolto reciproco. Nell’accettare che, per curarsi, serve lasciarsi vedere come siamo. E dall’altra parte ci deve essere un professionista che sa ascoltare senza giudicare, che sa spiegare quale è il percorso da fare per guarire insieme.
Chi ha paura del genere?: L'identità di genere in urologia - Marco Falcone
Parlare di genere fa spesso paura. Spesso si collega la parola genere o transgender a qualcosa di lontano, misterioso e diverso. Ma la paura deriva dal fatto che non conosciamo, non siamo informati. L’identità di genere non è solo influenzata dalla biologia, ma anche dalla cultura, dalla società e dalle esperienze di vita. Se il genere è una costruzione sociale, ognuno dovrebbe essere libero di perseguire l’affermazione della propria identità. Nel video si spiega il ruolo dei professionisti sanitari verso la popolazione transgender e non binaria oltre ad un’ampia riflessione sulla società moderna in relazione a tali argomenti.