Cistectomia Radicale e Derivazioni Urinarie
Il trattamento più utilizzato nei casi di cancro invasivo alla vescica , è la rimozione chirurgica totale della vescica, detta cistectomia
L’asportazione della vescica, o cistectomia radicale, rappresenta il trattamento di riferimento per i pazienti con tumori della vescica che hanno infiltrato la tonaca muscolare dell’organo (MUSCOLO-INVASIVI). Può essere però necessaria anche in casi SELEZIONATI di pazienti con tumori vescicali NON-MUSCOLO INVASIVI che presentano un elevato rischio di recidiva o di progressione della malattia
Talvolta viene eseguita come “salvataggio” dopo fallimento di terapie mirate alla conservazione della vescica (come chemio-radioterapia) o come intervento palliativo in caso di sintomi quali emorragia o dolore nei pazienti con malattia in stato avanzato.
Per valutare il rischio individuale di un intervento di rimozione della vescica, il paziente dovrà consultare una equipe multidisciplinare di specialisti (urologo, oncologo, radioterapista, anestesista, infermieri, ecc.).
Il medico dovrà tener conto di fattori importanti, come età biologica del paziente (la performance del corpo cambia con il passare degli anni e, di conseguenza, le aspettative di vita), e altre patologie (diabete, malattia cardiache, pressione alta).
I pazienti oltre gli 80 anni di età, hanno più difficoltà di recupero dopo l’intervento.
Gli psicologi fanno riferimento ad indici specifici per stimare il danno psicologico che il paziente potrebbe subire.
Un pregresso intervento all’addome o l’utilizzo pregresso della radioterapia, rende l’operazione più complicata. Il sovrappeso non mette in repentaglio la vita del paziente, ma potrebbero insorgere complicanze nella cicatrizzazione della ferita.