Test in urologia
L'esame bimanuale si esegue con entrambe le mani. Il medico ricorre a questo esame per controllare la salute ginecologica della paziente. In urologia, questo test viene eseguito per diagnosticare problemi relativi alla minzione, incluso il cancro.
Il medico indosserà sempre dei guanti sterili. Ricorrendo alla lubrificazione, inserirà due dita all'interno della vagina esercitando pressione sull'addome della paziente con l'altra mano. Questa pressione verrà esercitata sull'addome dall'interno all'esterno fino a sentire gli organi interni. Qualora la paziente avverta dolore durante questa procedura, dovrà comunicarlo al medico.
Negli uomini, il medico eseguirà un esame bimanuale qualora ci sia un sospetto di cancro avanzato della prostata o della vescica. In questo caso, il medico inserirà un dito nel retto e porrà l'altra mano sull'addome. Questa procedura, può essere eseguita a paziente addormentato prima di determinati interventi.
Il medico potrebbe chiederle di tenere un diario minzionale. Questo, può aiutare a diagnosticare i problemi urinari, tra cui l’iperattività della vescica e l'ipertrofia prostatica benigna. Questo diario è importante perché consente al medico di capire meglio i sintomi del paziente.
È importante annotare sul diario la quantità di liquidi assunti, le volte in cui si va alla toilette, la quantità di urina prodotta, il peso dell’assorbente se ne sta facendo uso, ed episodi d’incontinenza o di urgenza. In genere, questa procedura viene eseguita per 24 ore e per 3 giorni consecutivi, in modo di aiutare il medico ad identificare il problema.
Cos'è una tomografia computerizzata?
La tomografia computerizzata utilizza i raggi X per produrre un'immagine digitale dell'interno del corpo del paziente. Quest’immagine fornisce al medico informazioni sulla funzione degli organi e sulla crescita anomala delle cellule (tumori).
Come funziona
La scansione dura circa 10 minuti e non è invasiva, quindi non si inserisce alcun strumento nel corpo del paziente.
Si inietta un mezzo di contrasto nel corpo per via endovenosa per migliorare la visibilità di alcune parti ed alcuni organi del corpo. Per questo esame i reni non devono presentare alcuna anomalia. Prima della procedura viene prelevato un campione di sangue per verificare la funzionalità dei reni. Bisogna tenere conto che il mezzo di contrasto può causare una reazione allergica; in caso di allergie pregresse, si raccomanda di informare il medico. Qualora il paziente stia assumendo farmaci per il diabete, il medico potrebbe chiederne l’interruzione per qualche giorno.
Se la tomografia computerizzata rileva un tumore nel tratto urinario, il medico raccomanderà una biopsia per confermare la diagnosi. La biopsia è una procedura chirurgica (spesso endoscopica, chiamata cistoscopia), che ha la funzione di rimuovere piccoli frammenti di tessuto per ulteriori esami.
Come prepararsi alla procedura
Il medico spiegherà dettagliatamente come prepararsi alla procedura.
Effetti collaterali
Una tomografia computerizzata ha una durata complessiva di 10 minuti ed è spesso poco impegnativa per il paziente. Solo il liquido di contrasto può causare un leggero fastidio, come una sensazione di solletico in gola o di calore.
Cos'è la cistoscopia
Il medico potrebbe consigliarLe di effettuare una cistoscopia per esaminare la vescica. Si inserisce un cistoscopio, un tubo sottile dotato di una telecamera e una luce alla sua estremità attraverso l'uretra entrando poi nella vescica del paziente. Questo permetterà al medico di vedere all'interno per capire le cause del sanguinamento o ostruzioni o altre anomalie della vescica ed delle sue pareti.
La procedura
Di solito durante la cistoscopia il paziente rimane sveglio. L'uretra viene anestetizzata con uno spray o un gel ma può essere anche utilizzato un sedativo per rilassare il paziente. Dopo che l'uretra è stata anestetizzata, il cistoscopio viene inserito nell'uretra e nella vescica. Durante questo passaggio il paziente potrebbe percepire la necessità di urinare. Se viene rintracciata una forma tumorale o se un esame delle urine (citologia) risulta contenere cellule maligne, saranno necessari degli ulteriori esami diagnostici.
Con il cistoscopio possono essere effettuate delle piccole biopsie istantanee. Biopsie più grandi o la rimozione di un tumore, chiamate resezione transuretrale del tumore alla vescica (TURBT), devono essere eseguite con anestesia generale o spinale.
Il CIS viene diagnosticato grazie alla combinazione della cistoscopia, della citologia urinaria e di una valutazione di più biopsie alla vescica o di biopsie sotto cistoscopia potenziata.
Cosa aspettarsi dopo la procedura
Dopo l'esame, il paziente potrebbe presentare tracce di sangue nelle urine per un paio di giorni. In tal caso è consigliato bere 500 mL d'acqua in più al giorno (equivalenti a due bicchieri d'acqua circa), per diluire l'urina e permettere l’eliminazione del sangue. Il paziente potrebbe provare dolore durante la minzione o avere l’urgenza di urinare più spesso. Gli effetti passeranno dopo poco tempo. Se essi persistono per più di 3 – 5 giorni, il paziente potrebbe avere un'infezione del tratto urinario e dovrà contattare il proprio medico di base.
Monitoraggio
Tutte le biopsie effettuate durante la cistoscopia verranno esaminate al microscopio. I risultati saranno consultabili dopo massimo due settimane. Il paziente verrà contattato tramite appuntamento per ricevere i risultati. Il medico deciderà in merito al trattamento e ai successivi controlli in base ai risultati.
L'esplorazione digito-rettale (DRE) viene utilizzata per controllare la prostata. Può anche essere utilizzato per comprendere la grandezza e la posizione degli altri organi pelvici. Questo esame può aiutare a diagnosticare delle variazioni durante la minzione e problemi legati alla prostata e altri organi, incluso il cancro.
L'esplorazione digito-rettale (DRE) viene effettuata dal medico. Il medico indossa sempre dei guanti sterili. Ricorrendo a del lubrificante, il medico inserisce un dito nel retto e tocca la prostata (Figura 1). A questo punto il medico può esercitare una pressione sull'addome del paziente con l'altra mano in modo da sentire gli altri organi pelvici dall'interno e dall'esterno. Se la pressione esercitata sugli organi causa dolore, il paziente deve farlo presente al medico.
Quando viene effettuata una DRE
Un tumore alla prostata può essere individuato durante un’esplorazione digito-rettale (DRE), solo nel caso in cui la massa tumorale abbia un volume superiore a 0.2 ml. Il cancro alla prostata viene individuato nel 18% dei pazienti che si sottopone a questo esame, al di là del livello di PSA nel sangue.
Quando viene percepita un'anomalia nella prostata durante l'esame digito-rettale (DRE), la probabilità che il tumore sia di grado più elevato è molto alta e ciò indica la necessità di eseguire una biopsia.
Quali sono gli effetti collaterali e i rischi
L'esame digito-rettale non ha alcun effetto collaterale. Il rischio è che il medico non riesca ad esplorare tutte le parti intorno alla prostata e, di conseguenza, qualcosa potrebbe sfuggire.
Cos’è la scintigrafia renale con DMSA
La scintigrafia renale con DMSA è un esame di medicina nucleare che fornisce ai medici immagini dettagliate non solo sull’aspetto dei reni, ma anche sulla loro funzionalità. DMSA (acido dimercaptosuccinico) è un radioisotopo di breve vita che, una volta entrato in circolo, raggiunge direttamente i reni e rimane radioattivo da poche ore ad un giorno.
Usando il DMSA ed una speciale fotocamera, il medico di medicina nucleare può osservare i reni e diagnosticare problemi nelle loro fasi iniziali. Nonostante una piccola differenza dai raggi X tradizionali e la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, i test di medicina nucleare che utilizzano i radioisotopi come il DMSA, producono la stessa quantità di radiazioni rispetto ad altri test.
Prima che il test abbia inizio, un’infermieraposizionerà una cannula in endovenosa (IV) nel braccio, nella mano o nel piede. Una piccola quantità di DMSA verrà inserita attraverso la cannula, con dosaggio variabile in base al peso corporeo. All’inizio, il paziente potrebbe provare un leggero fastidio.
- L’iniezione di DMSA viene effettuata per via endovenosa. Ci vogliono circa 2 ore per il completo assorbimento del liquido nei reni
- Senza sedazione, l’agocannula verrà rimossa solo dopo aver effettuato l’iniezione
- Con la sedazione, l’agocannula resterà in posizione per tutto l’esame e potrà essere utilizzato anche per un eventuale reiniezione di sedativo
- Qualora sia stata prescritta la sedazione, il paziente non potrà mangiare o bere nulla prima dell’esame
- Dopo 2 ore, quando il DMSA è totalmente assorbito, sarà possibile ottenere delle immagini dettagliate della misura, forma e posizione dei reni. Tali immagini saranno utilizzate per comprendere il corretto funzionamento renale o mostrare delle aree infette o danneggiate da una precedente infezione.
Come prepararsi all’esame
- Non è richiesta alcuna specifica preparazione e si può mangiare e bere normalmente, a meno che non venga prescritta la sedazione
- Indossare abiti comodi
Il test
Un’infermiera inserirà la cannula ed inietterà il DMSA. Il tempo di attesa è di circa 2 ore.
Dopo circa 2 ore, il paziente potrà effettuare la scansione. La stanza solitamente è illuminata con luci soffuse e contiene un lettino e il macchinario per fare la scansione, dotato di una sorta di telecamera.
- Il paziente verrà fatto sdraiare sul lettino
- Durante la scannerizzazione, la telecamera potrà muoversi o rimanere fissa sul corpo del paziente senza mai toccarlo direttamente. Lo scanner non è dannoso.
- Il tecnico rimarrà nella stanza per la maggior parte del tempo.
- Ogni immagine del rene, per essere sviluppata, impiega circa 8 minuti; la durata complessiva del test è di circa un’ora.
- In caso di sedazione durante il test, si attenderà il risveglio del paziente in un’area specifica.
Dopo il test
L’esame sarà terminato dopo il controllo e l’approvazione sulla qualità delle immagini da parte del tecnico che invierà i risultati al medico entro 48 ore. In caso ci siano dei risultati urgenti da comunicare, lo specialista verrà contattato immediatamente.
La laparoscopia diagnostica esplora l’addome del paziente sedato (di solito tramite anestesia) attraverso una telecamera e uno o due strumenti addizionali.
La laparoscopia è un esame poco invasivo, perché gli strumenti vengono inseriti nel corpo attraverso piccoli tagli sulla pelle e nei tessuti.
La risonanza magnetica (MRI) utilizza dei forti campi magnetici e delle onde radio per produrre delle immagini del corpo del paziente. Se quest’ultimo è allergico al liquido di contrasto, la risonanza magnetica può essere un'alternativa alla tomografia computerizzata per vedere quanto si è diffuso il cancro.
La risonanza magnetica è particolarmente utile in quanto mostra la propagazione del cancro al di fuori degli organi colpiti, quindi nei tessuti circostanti o nei linfonodi. Nelle varie tipologie di cancro, è comune misurare la grandezza del tumore e la sua profondità nella zona pelvica. Una specifica risonanza magnetica ai reni, agli ureteri e alla vescica, nota come uro-RMN, può essere utilizzata per vedere la parte superiore del sistema urinario nei pazienti che non possono tollerare il contrasto per via endovenosa.
I pazienti con insufficienza renale non sono dei buoni candidati per la risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Inoltre è sconsigliato sottoporsi a questo esame ai pazienti con impianti di metallo, giunture artificiali, viti e pacemaker.
Il narrow band imaging ( NBI) utilizza una fonte di luce a delle specifiche lunghezze d'onda blu e verdi nei tessuti all'interno del corpo del paziente. Questa luce rende la differenza tra un tessuto sano e uno cancerogeno più semplice da individuare, in modo che le cellule maligne possano essere trovate e rimosse. In urologia, la NBI viene utilizzata nella mucosa interna della vescica, del tratto urinario e dei reni.
In alcuni centri specializzati è disponibile la diagnosi fotodinamica (PDD). Questa procedura rende visibili le cellule cancerogene ai raggi ultravioletti. Ciò permette di individuare facilmente eventuali tumori. Una rimozione totale riduce notevolmente il rischio di formazione di altre masse tumorali.
Il PDD si usa in urologia negli esami per il cancro alla vescica. Dopo l’inserimento di un catetere nell’uretra e nella vescica, una soluzione di acido 5-aminolevulinico o esaminolevulinico viene inserita nella vescica attraverso il catetere. Dopodiché, il catetere viene rimosso immediatamente.