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Terapia ablativa
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La procedura

Come viene effettuata la crioablazione

La crioablazione è una tecnica chirurgica utilizzata per l'asportazione di tessuto biologico. Durante l’intervento l’ecografia o la tac, vengono utilizzate per indirizzare l’elettrodo.

Il gas liquefatto (azoto liquefatto o argon), raggiunge il tumore attraverso l’elettrodo (Fig. 1 e Fig. 2).

La crioterapia viene utilizzata anche durante l’intervento chirurgico. La temperatura del tessuto organico (rene o prostata) e degli organi circostanti, viene attentamente monitorata attraverso i sensori termici. 

Come viene effettuato il trattamento di ultrasuoni ad alta intensità

Il trattamento di ultrasuoni usa l’energia delle onde sonore ad alta intensità per riscaldare le cellule tumorali ed eliminarle (con l’aiuto di scansioni MRI). Può essere utilizzata per l’intera ghiandola prostatica.

Come viene effettuata l’ablazione a radiofrequenza

L’RFA viene generalmente applicata utilizzando farmaci che anestetizzano l’area da trattare (anestesia locale), in alcuni casi, il paziente deve essere totalmente sedato (anestesia totale). L’RFA può essere anche utilizzata durante un intervento chirurgico.

L’RFA elimina le cellule tumorali con il calore, attraverso ultrasuoni ad alta frequenza. Le onde radio raggiungono il tumore attraverso un elettrodo.

L’RFA fa arrivare il calore generato da onde radio ai siti delle cellule cancerogene uccidendole, attraverso un ago che passa per l’epidermide.  Il collocamento della sonda è guidato mediante scansione di immagini (CT o ultrasuoni). Durante l’intervento viene prelevato un frammento di tessuto renale, per essere esaminato (biopsia) e per comprenderne meglio la tipologia di tumore, prima di avviare il trattamento.

Quali sono gli effetti collaterali dell’ablazione a radiofrequenza

Nonostante il procedimento sia sicuro, ci sono alcuni piccoli rischi di complicanze, quali:

  • Dolore nell’area trattata
  • Sensazione di formicolio sulla pelle (parestesia)
  • Sanguinamento
  • Rari casi in cui è necessaria una trasfusione ematica
  • Fuoriuscita di sangue e urina attorno al rene
  • Danni all’uretere, milza, fegato, intestino
  • Infezioni
  • Problemi nello svuotamento vescicale

Follow up

Dopo terapia ablativa, le visite di controllo con lo specialista vengono programmate ogni tre mesi. L’ecografia o la tac vengono impiegate per monitorare reni o prostata ed individuare possibilità di recidiva. Il paziente potrà sottoporsi nuovamente alla terapia ablativa, qualora si ripresentasse il tumore o se il trattamento precedente si rilevasse inefficace.

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