
In ricordo del Prof. Emerito ENRICO PISANI grande figura dell'urologia accademica italiana

Il Presidente, il Segretario Generale e i membri del comitato esecutivo della Società Italiana di Urologia si uniscono al dolore dei cari per la perdita di ENRICO PISANI grande figura dell'urologia accademica italiana.
Segue il necrologio redatto dal collega Prof. Emanuele Montanari.
"Il prof. Enrico Pisani nasceva a Milano nel 1931 ed a Milano ha concluso la sua vita terrena il 1 febbraio del 2021.
Una vita lunga dal punto di vista biologico e dal punto di vista accademico, difficile da riassumere
in poche righe.
La sua famiglia di origine era tra quelle notabili: il padre prof. Luigi Pisani in cattedra a Milano aveva determinato la clinicizzazione dell’Urologia nell’Ateneo Milanese, Il fratello Franco era Professore associato in Clinica Chirurgica. Tra i parenti più illustri il Prof. Carlo Forlanini inventore dello pneumotorace nella terapia della tubercolosi polmonare.
Era destino che Enrico Pisani intraprendesse la carriera medica, lo fece laureandosi a Milano e frequentando la scuola di Specialità in Urologia a Firenze sotto la guida del Prof. Ulrico Bracci. Nel periodo di specializzazione strinse solidi rapporti di amicizia e collaborazione con i nomi storici dell’Urologia italiana, che continuamente ricordava.
Dopo un periodo passato in Clinica Urologica a Milano sviluppando argomenti di nefrologia chirurgica culminati con la sperimentazione e l’uso clinico del primo sistema di dialisi, Enrico Pisani si trasferì a Sassari per dirigere la Clinica Urologica dell’Ateneo Sardo.
Dopo sette anni di fruttuoso lavoro tornò a Milano per dirigere la Clinica Urologica dell’Università di Milano al Policlinico con sede nel Padiglione Cesarina Riva da sempre sede dell’Urologia Milanese.
Nel 1984 le nostre strade si sono incrociate ed io sono diventato prima suo specializzando, poi suo ricercatore ed infine suo Professore associato.
Per 20 anni abbiamo lavorato insieme e sotto la sua guida ho assistito alla rivoluzione della Specialità: la litotrissia extracorporea, la ureterorenoscopia, la percutanea, la laparoscopia, la chirurgia andrologica.
Il professore chirurgo classico di grande abilità era straordinariamente curioso ed aperto a tutte le novità. Di carattere apparentemente burbero, accettava. incoraggiava e permetteva di sviluppare le tecniche innovative ed in particolare quelle “mini invasive” intessendo rapporti internazionali di grande respiro con iniziative culturali come la partecipazione al Board della Minimally Invasive Therapy Society fondata da John Wickham, il decennale appuntamento di “Urologia in Europa” che ha portato a Milano i più grandi nomi dell’Urologia europea, i congressi della Società Italiana di Urologia ed il Congresso della EAU organizzati a Milano. Tra le sue realizzazioni la Presidenza della SIU in un periodo complesso della Società.
Sotto la sua guida sono cresciuti numerosissimi Urologi di ottima qualità che hanno ricoperto posizioni prestigiose ed illustrato la Specialità e tra di essi alcuni di grande eccellenza come Francesco Rocco, Pietro Tombolini, Alberto Mandressi, Edoardo Austoni, Alberto Trinchieri e Giampaolo Zanetti.Il Professore – nominato dalla Facoltà Professore Emerito- lasciava nel 2003 la Direzione della Clinica Urologica a Francesco Rocco, inviava me alla Direzione del S. Paolo ed iniziava la sua fase di “quiescenza” dedicata al golf ed agli affetti famigliari. In questo lungo periodo le sue apparizioni in pubblico sono state rare, la nostalgia dei tempi attivi lo rendeva malinconico, ma il pensiero degli amici e colleghi urologi era sempre ricorrente così come la raccomandazione alla concordia.
Ho avuto la grande gioia di incontrarlo la settimana prima della sua dipartita, abbiamo chiacchierato e bevuto insieme un bicchiere di vino, nella settimana successiva il Professore ha sentito che la vita lo abbandonava, non si è opposto e si è affidato al suo Creatore amorevolmente assistito dalla Signora Silvana e dai suoi figli."
Emanuele Montanari