
La gestione delle infezioni Uro Ginecologiche

Razionale:
Se le infezioni delle basse vie urinarie (es. cistite e uretrite) sono un problema infettivo piuttosto comune, di cui sono responsabili batteri normalmente saprofiti dell’intestino e dei genitali esterni (Escherichia Coli, responsabile di oltre il 75% dei casi, e altri batteri, come Staphylococcus saprofiticus, Proteus Mirabilis, Klebsiella), gli stessi microorganismi sono in grado, in determinate condizioni, di colonizzare le vie urinarie fino a giungere, attraverso l’uretra, alla vescica. Le infezioni delle basse vie urinarie sono 50 volte più frequenti nelle donne tra i 20 e i 50 anni, sessualmente attive, rispetto al resto della popolazione. Le cause (brevità dell’uretra femminile, prossimità degli orifizi genitali e anali) si traducono nei fatti in una maggiore possibilità di contaminazione da parte di germi di origine intestinale, e non è infrequente lo sviluppo di forme ricorrenti. Si ritiene che, nelle donne, oltre alla presenza di fattori predisponenti quali l’uso del diaframma e un pH vaginale alto, giochi, nelle infezioni ricorrenti, l’assenza di alcuni meccanismi di difesa locale. Fra gli uomini, sono a maggior rischio di infezioni delle vie urinarie extraospedaliere quelli con problemi di ostruzione urinaria di origine prostatica e gli anziani. La gravità di alcune infezioni (o la loro cronicizzazione) impongono ovviamente un approccio terapeutico diverso che tenga conto anche delle comorbilità del paziente. Di qui la necessità di riallineare l’uditorio sulle linee guida EAU 2009 in relazione alle infezioni delle vie urinarie, complicate e no. La collaborazione attiva tra Medico di Medicina Generale e Specialista è la premessa ad un piano di cura condiviso che consenta di interfacciare gli strumenti e le competenze più aggiornate con la vocazione alla prevenzione, il monitoraggio e il follow up che contraddistinguono Ospedale e Territorio.
Provider: SIU - Società Italiana di Urologia
Crediti ECM: 20