Corsi Congressuali 2013
Sabato 5 Ottobre
- Presenting in english for urological areas focus on: Poster & Abstract
Coordinatore: K. Davies (Milano)
PROGRAMMA
- Poster Preparation
DESCRIZIONE:
The poster preparation mini-seminar is focused, effective and designed specifically for physicians who are writing and getting ready to discuss their posters. In this seminar, participants will have the opportunity to learn new phrases and ways of using language in order to convey interest and emphasis on their topic, while remaining clear and concise. The poster is an excellent way to promote the work completed by the physician and with such little space and time to present, it is imperative that language, design and discussion of the poster are effective. The materials, provided by the Società Italiana di Urologia, will focus on Prostate Cancer Screening.
Our mini-seminar will provide useful tips for:
- Effective Language use;
- Visual aids;
- Presentation of Posters;
- Questions & Answers.
The overall aim of the seminar is to provide physicians with more confidence in the preparation and discussion of their poster, using language effectively to emphasise the message they want to convey about their work. Clarity and coherence is key to the success of any poster presentation, and we will provide useful tip and tricks to reach that. This seminar will be 45 minutes long and will be available to all of the participants of the Congress. The lesson does take the format of a seminar, but the participants will be requested to take part in some discussions and exercises in English.
- Abstract writing K. Davies (Milano)
DESCRIZIONE:
This mini-seminar has been designed to assist physicians in writing abstracts effectively. An abstract serves as a brief description of an article and provides a preview into the various aspects of the author’s work. For this reason, language use in the abstract is fundamental in conveying the right message, as well as ensuring clarity, conciseness and accuracy. Much emphasis will be placed on phrases and grammatical aspects which may render the abstract more effective, and indeed conveying emphasis and interest on the topic. The materials, provided by the Società Italiana di Urologia, will focus on Prostate Cancer Screening.
Our mini-seminar will provide useful tips for:
- Effective Language use;
- Structure & content;
- Writing style;
- Conveying interest and emphasis.
The overall aim of the seminar is to provide physicians with language which will help with the effective writing of abstracts, avoiding narrative styles of writing, and choosing the most important information for their content. This seminar will be 45 minutes long and will be available to all of the participants of the Congress. The lesson does take the format of a seminar, but the participants will be requested to take part in some discussions and exercises in English.
- Cancro della prostata: rolling arguments and new look
Coordinatore: R. Tenaglia (Chieti)
- Screening, Nomograms: quando? G. Novara (Padova), A. Gallina (Milano)
- Low risk: sorveglianza attiva e robotica. Un’occhiata anche ai costi S. Serni (Firenze), L. Carmignani (San Donato Milanese, MI)
- Biochemical relapse, Castration-Resistant Prostate Cancer: dagli ormoni alla chemioterapia R. Tenaglia (Chieti), L. Da Pozzo (Bergamo)
DESCRIZIONE:
Nella ricerca della prevenzione e diagnosi precoce delle malattie oncologiche si va sempre più affermando la possibilità di indagare su base familiare e genetica il rischio di sviluppare, nel corso della vita, una particolare neoplasia. Il carcinoma prostatico per la sua incidenza di forme familiari e per la sua variabilità nell’aggressività biologica sembra rappresentare un campo ideale per l’applicazione di screening personalizzati per i soggetti a maggior rischio. A questo proposito vengono valutate le possibilità e le attuali controversie nello screening.
Nel tentativo di ridurre la morbilità legata al trattamento del carcinoma prostatico clinicamente localizzato, prevalentemente per le neoplasie comprese nella classe a basso rischio di progressione, la sorveglianza attiva e la prostatectomia radicale robot-assistita rappresentano attualmente due scelte terapeutiche sempre più oggetto di condivisione in campo urologico. Intento del corso è quello di puntualizzare le indicazioni e i risultati di tali trattamenti.
La ripresa biochimica dopo prostatectomia radicale rappresenta tuttora una situazione che pone l’urologo di fronte alle problematiche di quando e come trattare tali pazienti. Anche alla luce delle recenti acquisizioni nell’ambito delle tecniche di imaging, verranno valutate le varie possibilità terapeutiche, sulla base dell’evidenza che emerge dalla letteratura.
Il carcinoma prostatico resistente alla castrazione sembra rappresentare l’ultimo stadio nella progressione di tale patologia e i relativi trattamenti hanno un ruolo quasi esclusivamente palliativo, essendo rivolti a migliorare la qualità di vita del paziente senza prolungarne in modo significativo la durata della vita.
Attualmente stiamo però assistendo a rapidi cambiamenti nella conoscenza di tali forme tumorali con l’introduzione di nuovi farmaci che hanno come target il recettore o la sintesi androgenica o appartengono agli agenti citotossici. Verranno discusse le indicazioni.
- È utile ed opportuno che l’urologo che si occupa di DE coinvolga i sessuologi?
Coordinatore: C. Trombetta (Trieste)
Moderatore: G. Morelli (Pisa)
PROGRAMMA:
- I questionari come trait d’union tra urologi e psicologi G. Mazzon (Trieste), G. Liguori (Trieste)
- Impianto protesico: una sconfitta per i sessuologi? S. Pecoraro (Avellino)
- In che momento dell’iter diagnostico e terapeutico dei nostri pazienti è utile una consulenza sessuologica?L. Cormio (Foggia)
- Abbiamo bisogno tutti del sessuologo? A. Salonia (Milano)
- Quando è meglio evitare di coinvolgere altre figure professionali C. Bettocchi (Bari)
- Discussione con ipotesi di casi clinici
- Conclusioni C. Trombetta (Trieste), L. Scati (Trieste)
DESCRIZIONE:
Il corso è rivolto:
- ai Colleghi che ritengono sia “utile ed opportuno”, nell’ambito della propria pratica clinica, collaborare con altre figure professionali che abbiano competenze psico-sessuologiche;
- ai Colleghi che, viceversa, hanno avuto esperienze negative in questo settore.
Ricorrere ai sessuologi solo quando certe situazioni sono irrimediabilmente compromesse non è vincente né professionalmente corretto. Viceversa, è meglio essere avvezzi ad interagire con psicologi e sessuologi e sforzarsi di trovare un linguaggio comune (anche con l’ausilio di questionari validati) nell’esclusivo interesse del paziente.
Etichettare un paziente affetto da DE come “psicogeno” spesso non aiuta né l’interlocutore né il professionista.
Al contrario, comprendere come spesso vi siano sovrapposizioni psicologiche che aggravano il decorso di situazioni cliniche:
- consente al professionista di farsi carico a 360° della soluzione dei problemi del proprio paziente;
- valorizza il buon risultato delle terapie mediche quando queste sono efficaci;
- può dare un valore “riabilitativo” alle terapie stesse.
Un efficace scambio di competenze tra i massimi esperti del settore, corredate da esempi clinici paradigmatici, ci consentirà di uscire dal corso con le idee più chiare su un argomento complesso e delicato, attuale ed affascinante.
Domenica 6 Ottobre
- Laparoscopia robot-assistita: cistectomia radicale e derivazione urinaria
Coordinatore: G.P. Bianchi (Modena)
Relatori: F. Gaboardi (Milano), V. Pizzuti (Grosseto)
Provoker: F. Porpiglia (Torino)
PROGRAMMA
- Cistectomia radicale
- Condotto ileale
- Neovescica ortotopica con suture extra ed intracorporea
DESCRIZIONE
Negli ultimi anni sono comparse in letteratura sempre più numerose citazioni di casistiche di cistectomie radicali laparoscopiche robot-assistite. Quello che fino a pochi anni fa era un intervento sperimentale e limitato a pochi centri di avanguardia è ora diventato un intervento alla portata di molti centri robotici. Numerose oggi sono le evoluzioni della tecnica e tanti sono i vantaggi che la cistectomia radicale robotica offre ai pazienti. Il corso ha la finalità di illustrare la cistectomia radicale robotica e le attuali possibilità di costruzione delle derivazioni urinarie.
Nel corso delle relazioni verranno illustrate e discusse la tecnica di base e le varianti delle derivazioni. Verranno esaminati, con occhio critico, le attuali possibilità di costruzione delle derivazioni urinarie, valutando con particolare attenzione i vantaggi e i punti critici che la tecnica robotica induce in questo particolare intervento. In particolare nel confezionamento della neovescica ortotopica (con confezionamento extra corporeo ed intra corporeo) e nel confezionamento dell’ureteroileo-cutaneo stomia (confezionamento intra corporeo).
Saranno discusse anche le complicanze che la metodica ha fatto registrare nelle casistiche riferite in letteratura, i risultati oncologici ed il confronto con tecnica open e laparoscopica. L’evoluzione che questa tecnica ha avuto negli ultimi anni ha portato ad una riduzione dei tempi operatori, delle complicanze e della degenza dei pazienti. È maturato il tempo perché questa tecnica si diffonda ad urologi esperti di laparoscopica robotica.
- Ruolo dell'infiltrato infiammatorio nella genesi e nella progressione della patologia prostatica
Coordinatore: R. Bartoletti (Firenze)
PROGRAMMA:
- Infiammazione prostatica e prostatite . Quale corelazione? T. Cai (Trento)
- Infiammazione e Iperplasia Prostatica Benigna: è nato prima l’uovo o la gallina? R. Bartoletti (Firenze)
- Esiste un link fra infiammazione prostatica e carcinoma prostatico ? A. Sciarra (Roma)
DESCRIZIONE:
La presenza di infiltrato flogistico nell’ambito della patologia prostatica rappresenta da sempre un momento fisiopatologico che richiede ulteriori approfondimenti di tipo clinico.
La conferma di un possibile ruolo dell’infiltrato flogistico nella successione prostatite, IPB e cancro, potrebbe inoltre costituire un possibile “link” coinvolto sia nella genesi che nello sviluppo della stessa patologia.
Le finalità di questo corso sono quelle di fare il punto sulle evidenze della letteratura internazionale in ambito sia fisiopatologico che diagnostico e sulle possibili prospettive terapeutiche.
- Perché pubblicare su European Urology
Coordinatore: G. Novara (Padova)
PROGRAMMA:
- Come scrivere un lavoro scientifico per European Urology: Introduzione R. Autorino (Napoli)
- Materiali e metodi G. Giannarini (Berna)
- Risultati P. Verze (Napoli)
- Discussione A. Volpe (Novara)
- Tabelle, figure e references G. Gandaglia (Milano)
- Peculiarità per un Surgery in Motion paper N. Suardi (Milano)
- Come scrivere una review per European Urology G. Novara (Padova)
DESCRIZIONE:
Realizzare un lavoro scientifico è una importante attività nel percorso formativo di tutti gli urologi. La valutazione critica delle attività cliniche e chirurgiche svolte è, infatti, il principale motore per il miglioramento dei risultati conseguibili.
La stesura di un lavoro scientifico si basa su una specifica sintassi, la cui conoscenza è fondamentale per la qualità del lavoro realizzato. L’obiettivo del corso è di fornire ai discenti le nozioni fondamentali per la stesura di tutte le sezioni di un articolo originale (Introduzione, Materiali e metodi, Risultati, Conclusioni, Tabelle e figure) e di un review article. Tali nozioni saranno anche particolarmente utili per coloro che vogliono soltanto imparare a comprendere un lavoro scientifico scritto da altri autori.
- Videodidattica dell'ecografia in Urologia e Andrologia
Coordinatore e moderatore: P. Martino (Bari)
PROGRAMMA:
- Ecografia del rene L. Barozzi (Bologna)
- Ecografia dela Prostata e della VescicaA. Galosi (Fermo, AN)
- Ecografia delo scroto e del peneG. Liguori (Trieste)
- Conclusioni P. Martino (Bari)
DESCRIZIONE:
Partendo dal presupposto che l’ecografia rappresenta una parte integrale e fondamentale della disciplina urologica, il corso si rivolge sia a cultori della materia, che vogliono dotarsi di utili indicazioni per il corretto uso dell’ecografia in campo diagnostico, sia a colleghi esperti in ecografia, che vogliono puntualizzare le proprie conoscenze in modo da assicurare un linguaggio comune e standard condivisi di minimi e di eccellenza.
Le relazioni presentate hanno lo scopo di integrare le “Raccomandazioni pratiche per l’esecuzione dell’ecografia in ambito urologico ed andrologico” pubblicate sul sito web della Società Italiana di Urologia.
I relatori mostreranno video di casi particolari e casi clinici che si verificano nella comune pratica clinica ambulatoriale. Fondamentale sarà l’ampio spazio che verrà dato alla discussione.
A tutti i partecipanti verrà fornito un dvd con le Raccomandazioni in oggetto corredate dai casi clinici presentati.
Lunedì 7 Ottobre
- Chirurgia dell’infertilità maschile nel 2013: indicazioni e limiti
Coordinatore: R. Ponchietti (Siena)
PROGRAMMA:
- il varicocele “dificile” F. Pirozzi Farina (Sassari)
- Attualità dela microchirurgia nelle ostruzioni delle vie seminaliG. Franco (Roma), D. Dente (Padova)
- La chirurgia protesica nel’infertileN. Mondaini (Firenze)
DESCRIZIONE:
Scopo del corso è quello di focalizzare le indicazioni e le novità nel campo delle tecniche chirurgiche nel trattamento dell’infertilità maschile.
I Relatori illustreranno soprattutto, in base alla loro esperienza, le procedure chirugiche che si avvalgono dei progressi della più recente tecnologia.
Il tema del varicocele sarà focalizzato sugli aspetti più critici di questa patologia, valutandone il ruolo nella dispermia grave e nell’uomo over 40 anni.
La microchirurgia delle vie seminali si propone di illustrare le “nuove tecniche” microchirurgiche per valutarne criticamente il ruolo e i risultati.
La chirurgia protesica nell’infertile rappresenta una nuova frontiera i cui risultati, al fino di ottenere il concepimento, sono tutt’ora oggetto di discussione, ma meritano senz’altro di essere oggetto di attenta considerazione.
- La nefrectomia parziale per carcinoma del rene: dalla pianificazione dell’intervento chirurgico alla sua ottimizzazione
Coordinatore: M. Battaglia (Bari)
PROGRAMMA:
- Nuovi orientamenti classificativi nel carcinoma renale A. Antonelli (Brescia)
- I sistemi prognostici integrati e loro impatto sulla scelta del trattamento V. Ficarra (Udine)
- Risultati comparativi della nefrectomia parziale laparoscopica e robotica rispetto alla trifecta: ischemia calda inferiore a 25’, margini chirurgici negativi, assenza di complicanze perioperatorie A. Lapini (Firenze)
- I trattamenti neoadiuvanti con farmaci antiangiogenici ed immunomodulanti nell’ottimizzazione della chirurgia nephron sparing M. Battaglia (Bari)
- La mortalità non cancro-corelata dopo nefrectomia par ziale vs nefrectomia radicale: la storia naturale dela CKD indota dalla chirurgia vs la CKD medica L. Cindolo (Vasto, CH)
- Discusione
- Chiusura lavori
DESCRIZIONE:
Sempre più numerose sono le evidenze della associazione fra la chirurgia “nephron sparing”, la preservazione della funzione renale ed una più lunga sopravvivenza. Il carcinoma del rene ha, com’è noto, un picco di incidenza nella sesta-settima decade di vita, età gravata da numerose comorbidità. Dopo la evidenza che la “malattia cronica renale (CKD)” da cause mediche è associata ad aumento della mortalità cardiovascolare, molti contributi sono stati riportati in letteratura sull’impatto della chirurgia ablativa renale, nefrectomia parziale vs nefrectomia radicale, sulla mortalità non cancro-correlata nell’RCC. Nel corso si farà un up-date sulla storia naturale della CKD indotta dalla chirurgia nefroablativa comparata con quella da cause mediche. Soprattutto, si cercherà di fare luce su tutti i sistemi prognostici integrati per predire i risultati delle diverse tecniche di “nephron sparing surgery” nel centrare gli obiettivi della trifecta: tempi di ischemia calda inferiore a 25’, margini chirurgici negativi, assenza di complicanze perioperatorie. Un particolare risalto sarà dato ai trattamenti neoadiuvanti con la innovativa targeted therapy con farmaci antiangiogenici ed immunomodulanti alla chirurgia nephron sparing. L’obiettivo finale del corso sarà quello di fornire elementi aggiornati sulla indicazione alla chirurgia nephron sparing, basata sui parametri prognostici e, quando indicata, sul ricorso ai trattamenti neoadiunvanti innovativi con l’intento di ottimizzare la chirurgia e renderla sempre più performante nel centrare gli obiettivi della trifecta.
- La qualità della vita in chirurgia ricostruttiva genitale: funzione, relazione e soddisfazione nel controllo di malattia
Coordinatore: F. Sasso (Roma)
PROGRAMMA:
- Terapia conservati va nei tumori testicolari: controllo di malattia e funzione endocrino-riproduttiva A. Palmieri (Napoli)
- Implicazioni sessuologiche ed estetico funzionali nella chirurgia dell’uretra E. Palminteri (Arezzo)
- Chirurgia ricostruttiva dopo neoplasia del pene: radicalità oncologica ed implicazioni estetico-funzionali in un corpo che cambia F. Sasso (Roma)
DESCRIZIONE:
Il corso, giunto alla quarta edizione, si propone l’obiettivo di analizzare le varie tecniche chirurgiche ricostruttive non solo in relazione al controllo di malattia, per quanto riguarda i tumori dell’apparato genitale, o ai parametri uroflussimetrici per le patologie dell’uretra, ma anche al grado di soddisfazione e di qualità di vita dopo trattamento chirurgico.
La prima relazione affronta un argomento controverso quale la chirurgia conservativa nei tumori testicolari. Si cercherà di identificare il paziente “ideale” ed il tumore “possibile” per una sua esecuzione, riportando i criticismi e le aperture ad una chirurgia ancora sperimentale.
La relazione sulla chirurgia uretrale verterà sulle sequele sessuologiche nella chirurgia delle stenosi uretrali, con particolare riguardo ai disturbi eiaculatori e alla sensibilità propricettiva glandulo-peniena.Verranno inoltre affrontate le problematiche estetico-funzionali nella chirurgia dell’ipospadia nell’adulto.
Il terzo intervento puntualizzerà le indicazioni alla chirurgia “organ sparing” e “potency sparing” nei tumori del pene, le possibilità ricostruttive e le implicazioni estetiche e sessuologiche in relazione ai tessuti autologhi utilizzati nel “resurfacing” glandulare.
- Pieloplastiche nel bambino: quali tecniche oggi e perché
Coordinatore: P. Caione (Roma)
PROGRAMMA:
- Introduzione al Corso e razionale P. Caione (Roma)
- La pieloplastica videolaparoassistita con singolo trocar M. Lima (Bologna)
- La pieloplastica laparoscopica “pura” transperitoneale e retroperitoneale S. Gerocarni Nappo (Roma)
- La pieloplastica robot-assistita nel bambino W. Rigamonti (Padova)
- La Anderson-Hynes “open”: che spazio oggi? P. Caione (Roma)
- Discussione collegiale
DESCRIZIONE:
Mai come negli ultimi anni stiamo assistendo ad una radicale trasformazione delle tecniche chirurgiche in Urologia. Si è indirizzati sempre più verso procedure mini-invasive, prevalentemente video-assistite endoscopiche e laparoscopiche per la gran parte della patologia urologica, con riduzione della invasività chirurgica e della durata della degenza ospedaliera.
Anche nel campo delle procedure chirurgiche proprie della Urologia Pediatrica si sta verificando rapidamente tale trasformazione nell’approccio al bambino con uropatia congenita.
In particolare, interventi ricostruttivi delicati quali la pieloplastica secondo Anderson-Hynes per la correzione della idronefrosi congenita, sono oggi sempre più richiesti con tecniche mini-invasive laparoscopiche anche nei primi anni di vita.
Sono proposte oggi varie modalità di approccio video-laparoscopico al giunto pielo-ureterale nel bambino: la laparoscopia transperitoneale, quella retro-peritoneale, la tecnica laparo-assistita retro-peritoneale e quella robot-assistita.
Il corso si propone di presentare e confrontare le tecniche videolaparoscopiche oggi disponibili, discutendone di ognuna limiti e vantaggi anche in rapporto a quanto offerto dall’approccio “mini-open” tradizionale.
Martedì 8 Ottobre
- Trattamento Endourologico della calcolosi delle vie urinarie
Coordinatore: A. De Lisa (Cagliari)
PROGRAMMA:
- Ureteroscopia rigida retrograda: la litotrisia dei calcoli del’uretere distale, intermedio e prossimale
- Tecniche di acceso al’uretere e progressione
- Accessori necessari per la realizzazione della tecnica
- Fonti energetiche per la litotrisia
- Trattamento pre, peri e post operatorio del paziente sottoposto a Ureterolitotrisia A. Saita (Catania)
- Ureteroscopia flessibile retrograda e renoscopia
- Tecniche di accesso all’uretere e progressione: l’orientamento nell’alta via escretrice
- Accessori utili per la realizzazione della tecnica
- Indicazioni e limiti della tecnica e dello strumentario
- Cura dello stru mentario
- Tratta mento pre, peri e post operatorio del paziente sottoposto a trattamento con Strumento flessibile M. Garofalo (Bologna)
- Litotrisia percutanea endorenale
- Indicazioni, posizioni del paziente e tecnica di accesso
- Lo strumentario; gli accessori e le fonti energetiche per la litotrisia
- Trattamento pre, peri e post operatorio del paziente sottoposto a trattamento con tecnica percutanea M. De Sio (Napoli)
DESCRIZIONE:
La finalità del corso sarà quella di fornire ai partecipanti, mediante l’esposizione dei singoli programmi, i concetti base per comprendere le tecniche di trattamento retrogrado e anterogrado della calcolosi delle vie urinarie. Si discuterà inoltre sull’utilizzo di strumenti rigidi e flessibili, delle differenti fonti energetiche disponibili per il trattamento del calcolo e dei diversi accessori che fungono da ausilio per l’estrazione dei frammenti litiasici.
Al fine di rendere il corso più fruibile, lo si renderà interattivo mediante la realizzazione di filmati video, volti ad illustrare i sistemi più sicuri per la realizzazione della ureteroscopia retrograda rigida e flessibile, nonché dell’accesso percutaneo al rene (via anterograda).
- La diagnosi e la terapia chirurgica dei tumori non muscolo invasivi ed infiltranti della vescica
Coordinatore: M. Brausi (Carpi, MO)
PROGRAMMA:
- La DIAGNOSI dei tumori non muscolo invasivi: nuove tecnologie D. Zani (Brescia)
- Terapia chirurgica : La cistectomia Robotica: indicazioni Pro: R. Autorino (Napoli) Contro: S. Di Stasi (Roma)
- La Cistectomia “prostate e seminal sparing ” Pro: S. Siracusano (Trieste) Contro: V. Serretta (Palermo)
- Come ridurre le complicanze L. Masieri (Firenze)
- Conclusioni M. Brausi (Carpi, MO)
DESCRIZIONE:
Il tumore della vescica rimane una delle neoplasie più frequenti nell’ambito dell’oncologia urologica. Le strategie diagnostiche si stanno sempre più evolvendo e ci permettono di caratterizzare sempre meglio la neoplasia.
Durante il corso verranno illustrate alcune nuovissime tecniche diagnostiche apparse recentemente.
Dal punto di vista terapeutico l’intervento chirurgico demolitivo, la cistectomia, è sicuramente l’approccio di scelta per i tumori non muscolo invasivi ad alto ed altissimo rischio e per i tumori infiltranti. Tuttavia le tecniche si sono evolute come pure la preparazione del paziente. Durante il corso verranno discusse e dibattute due delle più interessanti e recenti tecniche di cistecomia, rilevandone i pro e i contro di ciascuna. Le complicanze e le modalità per poterle ridurre chiuderanno il ciclo di relazioni e dibattiti. La caratteristica del corso ancora una volta sarà l’interazione tra relatori e discenti, coordinata dal direttore che lascerà molto spazio alla discussione.
- Chirurgia laparoscopica oncologica della logia renale
Coordinatore: G.P. Bianchi (Modena)
Relatori: F. Manferrari (Bologna), F. Porpiglia (Torino)
Provoker: P. Bove (Roma)
PROGRAMMA:
- Nefrectomia radicale
- Tumorectomia e nefrectomia parziale
DESCRIZIONE:
La laparoscopia della loggia renale, a più di vent’anni di distanza dalla prima nefrectomia laparoscopica eseguita da Clayman, risulta ad oggi una tecnica chirurgica notevolmente diffusa nei reparti urologici.
La laparoscopia ha rivoluzionato l’approccio chirurgico uro-oncologico fino a diventare il “gold standard” per alcuni interventi che coinvolgono la loggia renale.
La nefrectomia radicale laparoscopica ha già dimostrato risultati sovrapponibili a quella a cielo aperto sia in termini di radicalità oncologica che in termini di sopravvivenza generale.
L’approccio laparoscopico sta inoltre diventando una valida alternativa anche per il trattamento Nephron Sparing di neoplasie renali inferiori a 4 cm.
La nuova sfida, oggi, è quindi quella di apportare ulteriori miglioramenti alla tecnica stessa in termini di mini-invasività ed accuratezza chirurgica seppure nel rispetto del concetto di radicalità oncologica.
In quest’ottica l’obiettivo del corso è quello di avvicinare gli urologi all’approccio laparoscopico delle neoplasie del rene e di offrire ai discenti (giovani urologi o urologi che non hanno la possibilità di usare le tecniche laparoscopiche) le nozioni di base relative a questo tipo di approccio.
Saranno inoltre evidenziati i dettagli relativi allo strumentario laparoscopico, all’anatomia chirurgica trans e retro peritoneale, ai differenti tipi di accessi, alle tecniche chirurgiche dei principali interventi oncologici del rene e alla gestione post operatoria del paziente.
- Invito alla ricerca
Coordinatore e moderatore: G. Morgia (Catania)
PROGRAMMA:
- ARCHITETTURA E METODOLOGIA DELLA RICERCA R. Bartoletti (Firenze)
- STUDI OSSERVAZIONALI: PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE E REPORTING A. Tubaro (Roma)
- STUDI CLINICI: PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE E REPORTING V. Ficarra (Padova)
- DISCUSSIONE
- CONCLUSIONI G. Morgia (Catania)
DESCRIZIONE:
La Ricerca Clinica rappresenta la base della Medicina basata sull’evidenza (EBM). Da un punto di vista pratico significa che solo chi conosce la metodologia e le procedure della ricerca è in grado di leggere ed interpretare un lavoro scientifico, utilizzarne i dati nella pratica clinica, impostare e progettare una ricerca e, di conseguenza, scrivere un lavoro scientifico pubblicabile.
Una delle più grosse lacune dell’Urologo italiano è la mancanza di cultura scientifica sull’argomento. Il corso si propone di riassumere i concetti relativi alla Metodologia della Ricerca e alla creazione ed espletamento di studi Osservazionali e Clinici. Nonostante il tempo a disposizione sia estremamente limitato, la frequentazione di questo corso servirà all’Urologo per capire la propria necessità di approfondimento sull’argomento e pianificare in questo senso l’attività professionale futura