Comitato Urologi all'Estero
Il Comitato Urologi all’Estero é stato istituito e composto da urologi italiani che si sono distinti all’estero ricoprendo ruoli di spicco nei rispettivi Paesi ospiti. Uno degli scopi del Comitato é fornire a un giovane che vuole fare un’esperienza all’estero quelle informazioni che possano guidarlo nell’intraprendere tale percorso. Inoltre, il Comitato si propone di essere un punto di riferimento per collaborazioni internazionali mirate a progetti educazionali, di ricerca, di dottorato, o anche di confronto riguardo a percorsi e pratiche cliniche.
Il Comitato é anche aperto a qualsiasi suggerimento o iniziativa volta a migliorare o implementare le attivitá di propria competenza.
Se desideri fare un'esperienza professionale o una fellowship all'estero ecco alcuni consigli:
- Chiedersi perché si vuole intraprendere un’esperienza all’estero: é fondamentale prefiggersi l’obiettivo principale, ad esempio se esso consiste nell'imparare una tecnica chirurgica o piuttosto nel pubblicare articoli scientifici. Nel primo caso, cioé nel contesto di un'esperienza clinico-chirurgica, il percorso é sempre piú complesso perché l’iter burocratico coinvolge la omologazione o riconoscimento dei titoli, una certificazione dell'apprendimento della lingua locale, e la necessitá di iscriversi a un ordine dei medici locale. Nel secondo caso, cioé nel contesto di un'esperienza accademica, i percorsi brocratici sono piú semplici ma possono escludere l’esposizione alle attivitá clinico-chirurgiche. A volte, ma meno frequentemente, le due tipologie di fellowship posso coesistere.
- Contattare un responsabile locale direttamente o attraverso la mediazione di terzi. I contatti preliminari sono fondamentali per capire l’interesse della sede straniera a ricevere fellow o a capire se il programma di fellowship risponde alle proprie attese. Una lettera di raccomandazione puó sempre risultare utile, ma in ogni caso –liddove possibile- é consigliabile una visita in sito.
- Verificare condizioni generali dal sito di partenza (permessi, tempi di assenza, etc), cosí come in quello di arrivo (lista d’attesa, quote da pagare, etc). A volte gli iter possono essere piuttosto complessi, soprattutto se riguardano istanze fuori dall’UE.